Federico Pellegrino grazie lo stesso: 5º nella Sprint del Campionato Mondiale sci fondo vinto dai norvegesi Petter Northug e Marit Bjoergen
Grazie lo stesso Federico Pellegrino. E’ l’unica cosa che si può dire applaudendo la prestazione del del giovane fuoriclasse valdostano dello sci di fondo, che è stato letteralmente a un passo da conquistare il titolo mondiale Sprint nella prova di apertura di questi Campionati Mondiali di Falun in Svezia. 67 centesimi di secondo l’hanno separato dall’iride, che ha preso la via della Norvegia attorno alle spalle di un altro fuoriclasse dello sci di fondo, Petter Northug, genio e sregolatezza, che nelle occasioni che contano ha sempre la scintilla del vincente. Tre norvegesi in finale che fanno gioco di squadra, forse perchè temevano proprio il poliziotto valdostano di Nus. Petter Northug attacca quasi subito all’improvviso, con il fratello Tomas che fa quasi da tappo proprio davanti a Pellegrino. Ma qui l’azzurro conferma di essere un fuoriclasse anche nell’interpretazione tattica della gara, contrattacca e in salita passa davanti anche a Petter Northug, pur in una tecnica, quella classica del passo alternato, che non è certo la sua prediletta, visto che da il meglio di sé (3 vittorie consecutive in Coppa del Mondo) in tecnica libera skating. Tecnica sopraffina e sci velocissimi lo fanno entrare nel rettilineo finale spalla a spalla con Petter Northug. Un rettilineo finale troppo lungo di 50 metri per le caratteristiche dell’azzurro, risucchiato proprio in questi ultimi metri, così il sogno di medaglia di Federico Pellegrino si spegne per 67 centesimi di secondo, tanti sono quelli che lo separano dal vincitore Petter Northug, che al fotofinish prevale sul canadese Alex Harvey argento, mentre il bronzo va all’altro norvegese Ola Vigen Hattestad campione del mondo uscente. Buona anche la prova dell’altro azzurro Maicol Rastelli, eliminato nei quarti e finito 15°.
Al femminile ancora un trionfo per la regina dello sci di fondo, anzi la più forte fondista di tutti i tempi: Marit Bjoergen. Passata per seconda in semifinale, nella finale prende la testa attaccando in salita e non molla la presa fino al traguardo, dove conquista l’ennesimo titolo iridato di una carriera ineguagliabile. Prima delle terrestri la padrona di casa Stina Nilsson che si mette al collo l’argento, mentre il bronzo va all’altra norvegese Maiken Caspersen Falla.
Tra le italiane la migliore è stata la valdostana Francesca Baudin, fresca vincitrice del titolo mondiale under23, eliminata nei quarti proprio da Marit Bjoergen ma senza timori reverenziali, e comunque 15a. Le altre azzurre in gara erano Gaia Vuerich 33a che Greta Laurent 37a.
Le dichiarazioni di Federico Pellegrino: Ci ho creduto tanto, ci ho provato ed è andata bene fino a pochi metri dalla fine. Sarò ancora più forte la prossima volta. Affronterò la Team Sprint con ancora maggiore voglia di conquistare una medaglia. la tattica di gara era quella giusta ed era studiata bene. Ho ancora molto da imparare nel passo spinta. Non ho nessun rammarico, ho calcolato tutto nei minimi dettagli. Comunque sia un quinto posto è un bel piazzamento, anche se a un Mondiale contano solo le medaglie.